Novilunio in Acquario. Il predatore è sempre schiavo.

La Luna Nuova del Mese accompagna il Sole nel suo ingresso in Acquario e si oppone a Lilith in Leone, la grande rifiutante, la Signora dell’ego individuale che si staglia contro il piano Divino collettivo.

Ombra e Luce si fondono così nel territorio Astrologico dei distacchi, di quegli eventi che creano un prima e un dopo con il loro accadere. L’Acquario sulla Ruota dello Zodiaco dissolve infatti la terra del Capricorno, scioglie ogni laccio con il piano fisico preparando la Coscienza al traguardo del suo viaggio: la trascendenza dei Pesci.

Per questo è noto come Archetipo della libertà, perchè la cesura dei legami con le nostre identificazioni significa non avvertirne più peso e costrizione.

Allora l’energia del Novilunio gira attorno alla spinosa questione della nostra libertà interiore e collettiva, che ne rappresenta solo un postulato ingigantito e mette in luce quel che la minaccia e nega più profondamente, rivelandolo nella trazione con Lilith in Leone.

Che cosa ci impedisce di respirare Valorosi?

Quanto siamo preoccupati dell’idea che gli altri serbano di noi? Quanto di noi stessi sacrifichiamo all’altare sanguinario della “faccia” che cerchiamo di preservare o affermare col mondo? Con le persone della nostra vita? 

Lilith è scivolata in Leone da poco infatti e al netto di ogni vagheggiamento romantico, c’è da rilevare Valorosi che il suo è il nome di un vuoto disegnato dalla Luna nel suo percorso attorno alla Terra. Non si tratta di un corpo celeste, ma di buio. Un punto di tenebra esponenziale, poiché scaturito dalla notte medesima, incarnata dal principio Lunare. Nel libro della Genesi Lilith viene a malapena nominata, mentre nei commentari rabbinici alle sacre Scritture viene descritta come la grande sprezzante. Colei che non volle essere seconda ad Adamo, che non volle il rango di creatura sottordinata e scappò dall’Eden, demonizzando e facendosi fuoco vivo di ribellione a Dio. E la sua è una parabola archetipica altamente letteraria senza dubbio nei tempi Arimanici di cui siamo protagonisti, e per essa si sono vergate pagine e pagine di inchiostro come per le più grandi eroine da romanzo, ma di ombra si tratta e  il suo profilo drammatico non deve confondere. L’ombra è sempre resistenza rispetto a un bene maggiore che minaccia l’ego. 

E’ l’opposizione che dell’Ego diventa l’amante appassionata.

E la tensione archetipica che esiste fra Leone ed Acquario è esattamente quella che intercorre fra personalità e Sé superiore, rappresenta l’Asse del Re Servitore, della coscienza che vincendo le pulsioni separative dell’Io attraverso l’apertura del Cuore (Leone) abbraccia il Noi e il servizio al collettivo.

Lilith allora in tale ottica è il vessillo archetipico dell’Io inferiore più infero e ottuso.

Il Leone dal canto suo poi è il segno del Logos Solare, della sua centralità e del potere regale che ne deriva nelle sue ottave più riscattate, ma nella sua manifestazione inferiore è bramosia di attenzione, di affermare potere, è sete di quell’Amore che del cuore è il fluido magico, ma che in verità si desidera solo rubare e trattenere senza ricambiare. Quando allora i toni di oscurità della regina dei Demoni si trasmettono alla bramosia di centralità del Leone lasciano emergere il nostro bisogno di essere visti, sentiti, riconosciuti.

Di apparire in certe sembianze.

Di essere amati senza il sacro equilibrio tra dare e avere.

Il che ci rende predatori insicuri.

Incapaci di volare.

Come quelli che sul piano collettivo hanno scelto la settimana a ridosso di questo Novilunio per riunirsi e cogitare in che modo mantenere e foraggiare il proprio bisogno di potere e centralità.

I potentati  Arimanici di questo pianeta infatti, senza fallire un colpo dal punto di vista astrologico, si sono travati a Davos, come di consueto, e hanno stretto le fila decidendo di quello che riguarda il perimetro e la consistenza del nostro spazio di manovra e libertà personale dei prossimi anni, che ostacola evidentemente il loro.

Come in alto così in basso Valorosi.

Il despota interiore richiama la tirannide esteriore.

Ed ogni despota a dire il vero è in fin dei conti uno schiavo.

Ed è ciò che i potentati neri della Terra al soldo di Arimane non comprendono. Fin quando si è schiavi della proiezione del proprio potere personale sugli altri si cammina in ceppi pesanti come il piombo.

Nel mito per esempio Narciso vive dell’effetto della sua notoria bellezza sulle creature che ha la ventura di incontrare. Ovidio ne le Metamorfosi lo tratteggia come sprezzante dell’Amore infatti, di quel fluido magico del Cuore di cui sopra. Sprezzante quanto o più di Lilith. Fanciulle e dee si struggono d’amore, ma lui non ne resta mai colpito, nè vagamente interessato. Nel sacro equilibrio fra dare e avere egli incarna il perfetto predatore, bisognoso unicamente di ricevere come la terra arsa d’estate d’essere attraversata dalla pioggia. Resta per esempio completamente indifferente a guardare come il proprio potere consumi fino alla sparizione la ninfa Eco, che per lui si lascia morire di fame riducendosi ad una voce straziata e rimbalzante fra i monti.  Fino al momento tuttavia in cui la sua parabola gli rivela la verità sulla propria condizione. Una grande sete  lo conduce a dissetarsi presso un corso d’acqua e nei flutti scorge se stesso. Il proprio viso. E la sua proverbiale bellezza lo piega esattamente come aveva tramortito tutte le donne che invano lo avevano amato.

Rende schiavo perfino lui.

Anzi lo conduce ad annegare distruggendolo.

Il bisogno di vedersi riflesso uccide Narciso.

La sua sete lo conduce a morte. La sete della propria proiezione esterna.

Ed è questo che il Novilunio viene a chiederci Valorosi.

Siete liberi o schiavi?

Siete oltre la proiezione che di voi stessi potete osservare sugli altri o avete bisogno che la vostra Eco personale si consumi davanti ai vostri occhi per sentirvi vivi? Veri esistenti?

Sapete dare o vi concentrate solo su quel che può tornare alle vostre mani?

I predatori sono sempre schiavi inconsapevoli.

Al nostro livello come a Davos.

Buon Novilunio di autocoscienza

Con Amore e servizio

Francesca Spades

immagine Pinterest

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