La piena Lunare questo mese interessa il regno di fuoco del Leone.
E parla la lingua di tanti microscopici miracoli, che accadono a noi e fra noi.
Parla per esempio della regalità e della forza di cui molte anime stanno facendo esperienza in questa dolorosa pagina della storia umana.
Nascono ogni giorno valorosi condottieri.
Eroi dal cuore di fiamma.
Che non tremano e non cedono.
Abitati dalla fede e dalla capacità di resistere che trovano in se stessi, quasi fosse una sorpresa, una scoperta mozzafiato nell’ambito di esistenze comuni e ordinarie. Insospettabili valorosi dello Spirito vivono in questo momento la quadratura del proprio personalissimo cerchio, il motivo vero della propria discesa sul piano della materia, e la rinvengono a forza di riduzioni e perdite, umiliazioni e divieti, che entrano in azione come ondate di una marea infetta. Portando via diritti come sabbia stanca da una spiaggia. Il tutto mentre le forze di Tamas, accompagnate dalle congiunzioni in Capricorno del momento (quella di Mercurio e Plutone in fase di scioglimento e quella di Venere e Marte) svelano il loro volto oscuro e lo ostentano perfino, convinte di passare inosservate.
Ma la Luce ci vede benissimo e dona discernimento e presenza a chi deve.
Chi deve vede il volto del Nero.
Così nelle prossime fasi di questa travagliatissima avventura molti di noi potrebbero comprendere il senso di molte esperienze passate, disseminate negli anni.
L’Archetipo del Leone è infatti strettamente connesso alla coscienza. Al consolidamento del testimone interiore. Quell’Io saldo che consente di non oscillare con il piano della dualità, esotericamente connesso al Cuore, il Chakra di mezzo. Quello che unisce Terra e Cielo, i tre Chakra inferiori con i tre superiori.
Allo stesso modo nell’Albero della Vita della Cabalà il Leone è in relazione a Tiphareth, emanazione della Bellezza di Dio, Il cuore dell’Albero medesimo, sephiroth posta a metà strada fra il suo Capo ( Kether) e i suoi piedi ( Malkhut) legata all’esperienza sensibile della Armonia della Creazione o Visione Beatifica, quella che consente di trovare la propria ragione d’esistenza nel grande arazzo Divino. Il Centro. Il senso.
Il Leone è dunque lo step in cui la Coscienza ricuce lo strappo della separazione materiale. Il punto di sutura fra la durezza terrena e le altezze dello Spirito.
La coscienza in viaggio sulla ruota Zodiacale vive comprensione ed espansione, contatta per la prima volta la propria essenza Divina. Il fuoco dello Spirito riguadagnato per la seconda volta dopo la stazione dell’Ariete è infatti la fiamma mistica dell’integrazione avvenuta.
Il Leone è Illuminazione e apertura del Cuore.
Allora in questi giorni comprenderemo il senso di molte sfide, vinte o perse, appartenenti al nostro passato. Comprenderemo il senso delle perdite, delle lacrime e di ogni negazione che l’esistenza ci abbia messo davanti. Realizzeremo che tutto era finemente orchestrato al fine di renderci abbastanza forti per questo momento.
Capaci di ridurci all’essenza.
Di vivere con meno.
Di levare la voce quando necessario.
Di non piegarci.
Era tutto preordinato a renderci esattamente quello che siamo.
Nel mito Eracle, figlio di Zeus e di Alcmena, una mortale, è uno degli eroi a tratteggiare meglio la parabola duale dell’essere umano. Unisce sangue divino a quello immortale, ed è detentore di un potere che deve gradualmente scoprire e mettere a servizio del collettivo. Viene osteggiato in fasce dalla gelosia di Era per il tradimento del marito dal quale è stato generato. E’ ancora in culla quando riceve la visita di uno spaventoso serpente inviato dalla dea furiosa che lo vuole morto, dal quale riesce a difendersi con la sua proverbiale forza e più tardi, ormai uomo, subisce la vendetta più crudele che si riesca ad immaginare. Reso folle con un incantesimo dalla regina degli Dei, fa strazio della amata moglie Megara e dei loro otto figli con le sue stesse mani. Alcune pagine del mito raccontano che è Atena, Dea della saggezza, a svegliarlo dall’ipnosi che lo avvince con una freccia scagliata in pieno petto.
All’altezza del cuore. Quel cuore che ha bisogno di rompersi in mille pezzi per ricostruirsi su un livello superiore.
E la follia infatti scompare con un sogno ai primi raggi del mattino, ma lascia Eracle spettatore lucido di un crimine inumano, perchè commesso da se stesso, un massacro che massacra il suo cuore. La prova è quasi insostenibile. Nulla possono i grandi muscoli e la forza soprannaturale dell’eroe davanti alla perdita che lo colpisce, davanti ai corpi martoriati dei suoi bambini.
Eracle si trova vuoto e senza più nulla, in bilico sul precipizio nero dell’anima.
Atena allora lo soccorre nuovamente, perchè di lui, della sua forza, è innamorata racconta il mito in una pagina di inaudita tenerezza. Impedisce allora che si tolga la vita, gli appare, lo persuade. Lo mette sulla strada del tempio di Delfi del fratello Apollo affinché riceva un vaticinio sulla propria situazione e non butti via la propria esistenza. Gli fa dono di un paio di nacchere di bronzo con cui avvicinarsi alle dodici prove, che gli serviranno per espiare i suoi peccati secondo il monito ricevuto. Le nacchere gli consentono infatti di spaventare gli uccelli sul lago Stinfalo e superare il primo step delle fatiche assegnategli.
Atena soffia con la sua Divina grandezza sul cuore spezzato di Eracle. Conduce per mano la sua perdita a divenire trampolino dello splendore per cui la letteratura mitica lo celebra nei millenni.
Allora in Atena è chiaro il simbolismo profondo con la nostra Anima, con quel Sè superiore che radica attraverso le nostre prove e diventa ruggito, forza, che diventa la nostra capacità di lottare e non più per noi stessi, ma per l’essere umano.
Il Dolore di Eracle si fa servizio per i disagi del mondo intero. Lo porta ad uscire dal recinto dell’ego e della propria parabola per farsi servitore del tutto.
Questo è quello che sta accadendo a molti di noi. Il miracolo del Risveglio.
Molti stanno trovando la freccia di Atena/Anima/Sè Superiore conficcata in mezzo al proprio petto. Brucia ed è dolorosa ma consente di aprire gli occhi.
Molti stanno uscendo dal sonno.
Stanno ascoltando per la prima volta il proprio ruggito interiore che è ruggito per l’essere umano tutto.
Vituperato.
Tradito.
Umiliato.
Schiacciato da chi finge di volerlo aiutare.
E allora benvenuti Leoni e Leonesse!
Bentrovati.
Siate benedetti!
Avremo un enorme bisogno di voi, del vostro coraggio, della vostra attivazione nelle prossime fasi di vita del pianeta.
Quando ogni fantasma dell’umanità ballerà la sua danza macabra, quando avremo necessità di affrontarli, vederli sparire e ricostruire un mondo intero.
Lasciate che la vostra Anima, come Atena, vi prenda per mano e vi porti a scrivere il vostro nome fra quello dei giusti per i secoli a venire.
Con Amore e servizio
Francesca Spades
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Imm.“Charlie Hunnam featured on teaser poster for King Arthur: Legend of the Sword” from Pinterest