Le congiunzioni di Giove e Saturno segnano dei momenti di Unità che si alternano ciclicamente.
Saturno, polarità diminuente, principio di restrizione e riduzione all’essenziale, incontra e abbraccia il suo specchio perfetto nella logica duale, ovvero Giove, principio di espansione, crescita, abbondanza, eccesso. Il meno sposa il più. Come dire zero. Fondo. Fine/Inizio. Il che avviene a cicli di vent’anni. Tommaso Palamidessi nei suoi scritti Archeosofici rileva inoltre che tali congiunzioni osservano delle ciclicità ancora più articolate. Avvengono infatti in serie da dieci per ciascun elemento: Aria, Acqua, Fuoco, Terra. Il che significa che le dieci congiunzioni che i due pianeti osservano in ciascun elemento avvengono in circa duecento anni terrestri, e che il ciclo complessivo degli allineamenti attraverso tutti gli elementi è di 724 anni. La congiunzione o gli avvicinamenti a cui stiamo assistendo a fasi alterne nel corso del 2020 fra i due astri affonda le sue radici nel lontano 26 gennaio 1842, quando si verificò il primo incontro dei due nell’Archetipo del Capricorno. E il ciclo di vent’anni che scorse fino al 1862 cambiò per sempre la faccia politica e sociale dell’Europa. I moti rivoluzionari del 1848 sono noti infatti con il nome di Primavera dei Popoli. Costarono un ingente esborso di vittime che pagarono il prezzo del cambiamento che il mondo doveva necessariamente imboccare verso un livello superiore di libertà e autodeterminazione popolare. Il Capricorno del resto, ultimo archetipo di Terra, è il luogo in cui il potere materiale si manifesta nella sua accezione collettiva e diventa amministrazione, legge comune, forma di governo. Così quando il Principio di Espansione e quello di Riduzione si mescolano segnano un punto di zero energetico. Una sorta di reset cosmico da cui prenderà vita un nuovo ciclo. Va da se che quando sul piatto c’è l’energia del Capricorno, come nel periodo che stiamo attualmente attraversando, il reset coinvolge le regole della nostra esistenza ad ogni piano e livello. Ci chiede conto delle norme alle quali stiamo tributando la nostra osservanza, nelle vite di ciascuno così come a livello nazionale e planetario. Quello che deve incontrare il rinnovamento ha a che fare con il modo stesso in cui viviamo. Quali regole onoriamo? Quali ignoriamo? Che forma di potere e di amministrazione accettiamo nelle nostre vite? Quale morale o etica ha fatto il suo tempo e ha bisogno di essere rivista?
Nella mitologia medievale lo splendido cavaliere Parsifal vive ancora in fasce un evento drammatico.
Suo padre Gamuret viene infatti ucciso in battaglia e sua madre Herzeleide, per il grande dolore e il rifiuto di un lutto tanto crudele, decide in lacrime un nuovo codice morale, nuove regole, con cui crescere il piccolo. Non dovrà mai entrare in contatto con il mondo che le ha strappato prematuramente l’amato sposo. Parsifal crescerà isolato con lei in un fitto bosco in cui non potrà mai conoscere cavalieri, armature scintillanti, spade affilate o pericolosi sogni di valore e coraggio. Herzeleide lascia che i capelli di Parsifal crescano in lunghi riccioli lucenti, lo veste con abiti femminili, cerca di cancellare dal figlio qualunque traccia del mondo che ha sacrificato suo padre anzi tempo. Il dolore di Herzeleide genera così un codice di vita che diventa la realtà per il piccolo Parsifal. Non viene educato alle armi, non viene educato alla violenza o alla competizione. Eppure il vento del cambiamento soffia inesorabile quando il ragazzo raggiunge l’età in cui l’Anima inizia a chieder conto della propria missione nel mondo. Incontra infatti nel fitto bosco in cui vive nascosto quattro magnifici cavalieri. Le loro armature risplendono come stelle sotto il sole. La loro visione soffia nel sangue del ragazzo emozioni sconosciute, il suo cuore inizia a battere a un ritmo completamente nuovo malgrado le vesti imposte dalla paura materna. Parsifal inizia a sognare di battaglie e armi senza averne mai avuto esperienza nella sua giovane vita e il richiamo è talmente forte che lo porta velocemente a strapparsi di dosso sottane e gonnelle e a tagliare i boccoli setosi dell’infanzia assieme a quel legame che Herzeleide ha cercato di rendere inespugnabile al mondo. Parsival parte spezzando il cuore della madre e le sue vicende lo porteranno lontanissimo, in un luogo leggendario, alla corte del più grande dei Re, quel Re Artù, dove il suo destino di cavaliere, procrastinato dal terrore materno, avrà comunque il suo compimento. Gli verranno messe in mano spade e lance, gli verrà insegnato a combattere e ad uccidere, perchè il suo Daimon interiore di Platonica memoria è quello del guerriero ed era necessario un cambio di codice di condotta radicale affinchè venisse al mondo. E la strada di Parsifal è una strada importante. Sarà il cavaliere della tavola Rotonda a confrontarsi direttamente con il Sacro Graal. La sfida delle sfide. La ieraticità al suo massimo livello.
Che sarebbe stato di Parsifal e della sua missione da un milione di dollari se non avesse accettato la distruzione del codice morale ed etico con il quale era venuto al mondo ed era stato educato? Cosa sarebbe avvenuto di un valoroso cavaliere della Tavola Rotonda se non avesse avuto la forza di chiedersi a quale codice sto obbedendo? A quali norme rispondo? Quali autorità sto accettando nella mia esistenza? Il coraggio di rovesciare il codice può seguire solo alla presa di coscienza del codice stesso.
Ed è quello che stiamo tutti vivendo in questo momento storico. Saturno e Giove in Capricorno così vicini somigliano a quella schiera di lucenti cavalieri che un mattino distrusse per sempre il piccolo Parsifal camuffato da bambina e lo portò a rinascere nella sua vera identità di lupo più che di agnello. Io credo che molti di noi da qualche mese a questa parte si siano sentiti come Parsifal quel mattino in quel bosco. Molti di noi stanno registrando biforcazioni esistenziali e decisioni particolarmente laceranti, perchè quello che chiamano in causa il complesso delle norme a cui obbediamo e le nostre convinzioni interiori è particolarmente duro da elaborare. Questa è una fase in cui ci si può trovare facilmente di fronte a eventi fascinosi e spaventosi al contempo, in cui si impongono scelte in grado di far scricchiolare la nostra intera esistenza. Sono circostanze da punto zero, quelle in cui stiamo vivendo. Siamo divisi fra la passione che instilla in ciascuno di noi il proprio Daimon interiore e le cesure che dovremo impartire a quello che si oppone o frappone zavorrandoci in basso, costringendoci a strisciare.
Il Capricorno è la decima stazione sulla Ruota dello Zodiaco d’altro canto e il numero dieci nell’Albero della Vita della Cabala è occupato dall’ultima Sephirah o emanazione Divina Malkhut. Il Regno della materia, nel mondo archetipico di Assiah o Azione legato all’elemento Terra. L’Esperienza spirituale legata a questa emanazione dell’Energia Divina è “l’Incontro con il Guardiano della Soglia”. Ovvero l’incontro con quelle circostanze che vincolano l’energia al piano della densità. Il mondo incarnato in cui tutti viviamo, quel piano che impariamo a trascendere vita dopo vita, pagina dopo pagina, per scoprire che la nostra essenza è Spirito. Parsifal deve trascendere le regole di Herzeleide e la posticcia identità che gli è stata messa addosso per comprendere quale sia la sua vera chiamata e deve avere il coraggio delle rotture e delle peripezie che seguiranno.
Per questo spero di raggiungere con queste parole quelle specifiche Anime che sono in bilico fra l’essere quel che realmente sono e quello che sono state fino a questo momento, quelle Anime che non volano verso quel che davvero gonfia di gioia il loro cuore per la paura di ferire, addolorare, ferirsi o fallire.
Pensate a Parsifal con i suoi abitini da ragazza e il peso del dolore materno sulle spalle e pensate al fatto che fra tutti i Cavalieri di Artù sarà l’unico a diventare Re del Graal. Per quanto scoscesa sia la vostra situazione attuale la paura vi potrà portare solo a vestire per sempre i panni della fanciulla in un bosco. Niente sangue e niente pericolo. Nessun Guardiano della Soglia sfidato.
Nessuna gloria.
Auguro alle Anime in bilico fra l’essere chi veramente sono e qualunque altra cosa la forza senza tempo di Parsifal…almeno per i prossimi vent’anni.
Sempre Vostra e sempre a servizio
Francesca Spades
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