Il nostro mondo risponde alle regole della flessibilità. Nulla resta mai lo stesso. Tutto è soggetto al divenire. Tutto ha inizio, momento di punta e declino. Questo movimento triadico è riscontrabile in tutto quello che facciamo, in ogni esperienza della nostra esistenza, di luce o di buio che sia. Tutto è costretto a fluire secondo questo movimento a tre sequenze. E il Cielo già ci fa presagire la fase di scioglimento delle dure configurazioni astrali che stanno caratterizzando questo momento di inizio 2020. La corsa dei pianeti a cumularsi nell’archetipo del Capricorno ha raggiunto la climax in queste ore. Ma il punto di massima potenza del messaggio che doveva arrivare alle nostre esistenze è destinato già a ritirarsi energeticamente. Idealmente il confine che le nostre vite dovevano registrare, i cancelli a cui dovevamo giungere per comprendere che si può andare avanti solo apportando dei cambiamenti ( spesso cesure o tagli), sono adesso fra le nostre mani. In questa fase toccheremo con mano l’impossibilità di procedere per certe vie come se fosse il ferro di una grata stretto nei palmi delle nostre mani. E sono cancelli che non si apriranno senza la giusta chiave. Sarà inutile scalpitare, sarà inutile cercare di eluderli o scavalcarli. Sarà possibile passare attraverso solo facendo quello che è giusto. Mollando quello che non va più. Quello che ci forzavamo a tenere stretto come un feticcio. E mentre ciascuno è impegnato a trovare la chiave adatta al superamento dello sbarramento, il Cielo lavora per noi con la sua consueta saggezza, con l’amore di una madre cosmica che ne sa tanto più.
Urano da sabato per esempio è tornato in moto diretto. E’ un Angelo che sta compiendo per noi un lavoraccio già da marzo scorso Urano. E’ Signore del Cielo, del distacco dai condizionamenti materiali, dei mondi più rarefatti dello Spirito, a cui corrisponde il Regno Astrologico dell’Acquario, archetipo della libertà della coscienza, ormai vincitrice della materia e approdata alla completa identità con lo Spirito. E per amor nostro Urano sta intraprendendo un lungo tour nella materia, la sua polarità opposta. Ed è un lungo viaggio, un lungo lavoro che durerà per i prossimi sei anni e rotti. Dovremo tutti renderci conto grazie a questo lavoro che la materia, il pianeta, il denaro, la nostra stabilità economica, il nostro corpo non sono altro che Spirito altamente densificato, ma sempre Spirito. Che meritano il rispetto e l’amore che ciascuno di noi riserverebbe alla luce dirompente dell’Uno, di quel Principio Creatore che informa tutto l’universo. Significa non poter continuare a devastare questa grande e accogliente scuola che chiamiamo Terra con la nostra incuria e lo sprezzo per i mondi che non appartengono al Regno Umano. Significa che non potremo più fare lavori per campare che non hanno nulla a che fare con la nostra Anima, con la sua missione, con la chiamata di quello che Spirito che è dentro ognuno di noi, significa che non potremo più continuare ad alimentarci fisicamente ed emotivamente come se il nostro corpo non ci appartenesse, ma dovremo presto coscientizzare che ci ammaliamo laddove cibo ed emozioni sono fuori dal vaglio della nostra osservazione e coscienza. E Urano che torna a viaggiare diretto nell’archetipo del Toro imprimerà una forza nuova a queste tematiche. Lo avvertiremo in queste prossime settimane, soprattutto quando Mercurio a breve realizzerà il suo passaggio in Acquario.
Come trattiamo il nostro corpo? Come trattiamo il denaro? Come ci rapportiamo al lavoro che ci mantiene? Saranno tematiche altamente sensibili in questa fase. Probabilmente sono le domande che ci metteranno in mano, come per magia, anche le chiavi di accesso ad un nuovo momento di espressione di quel che siamo. Che faranno spalancare anche i cancelli che le congiunzioni in Capricorno ci hanno messo davanti.
Nel Mito Mercurio/Ermes, il più giovane dei figli di Zeus, il veloce, l’irrequieto, un Dio con l’argento vivo addosso, desideroso di conoscere, di sapere e di capire, viene incaricato dal padre di recapitare i messaggi divini in giro per il mondo, per tutti i mondi. Financo nel Regno infernale di Ade. Mercurio è una divinità a cui il potere non interessa, come spesso non interessa al cuore idealista dei ragazzi. Forse per questo Ade, Signore del potere per eccellenza, trincerato nel suo immenso Regno di Tenebra, concede a lui in esclusiva di poter entrare ed uscire dalle sue lande oscure. Ermes non è mai preoccupato di essere il centro dell’azione. Anzi spesso lo troviamo in ruoli di ausilio o facilitazione nel mito. A volte regala armi incantate di sua personale costruzione agli eroi, oppure accompagna personaggi in entrata o uscita dal Regno di Tenebra dello zio Ade. Mercurio/Ermes è spesso a servizio, e spesso di prodiga per gli altri in maniera gratuita, perchè non conosce l’ambizione, solo il desiderio o la curiosità di veder risolte situazioni particolarmente intricate. Mercurio è il pianeta e signore degli archetipi Gemelli e Vergine, in cui si declinano infatti le tematiche della curiosità e dell’umilità. Ma d’altro canto questo suo essere a servizio, questo essere un facilitatore, un fluidificante degli scambi, ne fa un personaggio anche ascrivibile al mondo archetipale dell’Acquario a mio avviso. Nell’Acquario il servizio è sostenuto dal Cuore completamente aperto, da un viaggio che la coscienza ha realizzato sulla Ruota dello Zodiaco che è passata per tutti i momenti di conoscenza dell’Amore, dell’identità io/tu, nell’Acquario la coscienza si mette al servizio del collettivo perchè ha compreso profondamente la sua identità con tutto quello che esiste. Ma lo spogliarsi completamente di se per protendersi verso l’altro inizia già con la duttilità amichevole di Ermes nello Zodiaco, con quella facilità con cui Mercurio sa privarsi della necessità di comandare, di imporsi, d’essere leader, di dover imprimere un suo marchio personale alle vicende del mondo.
Dal 17 Gennaio Mercurio in Acquario inizierà a colorare il Cielo delle tematiche Acquariane. E darà man forte al ritrovato moto diretto di Urano nel Toro. Dovremo fare largo all’idea che quello che abbiamo progettato, programmato, di cui ci siamo convinti, spesso anche per anni, cercando di forzare le cose dentro un determinato solco, potrebbe non essere la via giusta per la nostra evoluzione. Come trattiamo il corpo? Come trattiamo il denaro? Come ci rapportiamo al lavoro che ci mantiene? Quanto abbiamo tentato di controllare, di forzare? Quanto ci ostiniamo a tenere in piedi di vecchie idee e concezioni in questi campi? Ecco come Mercurio dovremo spogliarci dell’idea di poter controllare ogni cosa, come il veloce Dio degli Scambi e della conoscenza, dovremo imparare a non essere il centro della scena perchè ci saranno evidenze che si imporranno. Perchè l’Universo si manifesterà e andrà accolto. Si può lavorare, mangiare, costruire anche un impero e non essere nel flusso. In quel raggio di energia Divina che la nostra Anima canalizza per noi, per la nostra missione, per quello che siamo venuti a fare su questo pianeta.
Fidatevi di quello che osserverete senza giudicarlo. Fatevi piccini di fronte a quello che vi contraddirà o metterà magari in crisi le vostre più radicate convinzioni. C’è un filo che ognuno di noi può seguire ed è quello che naturalmente accade nella propria esistenza. Quello che serve è uscire dalla resistenza, dal conflitto, dalla non accettazione. La vita così com’è è la nostra fucina alchemica personale. Se non amate il lavoro che fate, se vi toglie energie, se vi debilita, se vi ammala, non è casuale, è qualcosa che accade perchè possiate rendervi conto che occorre fare attuare un cambiamento. Farsi piccini significa accogliere il messaggio, piuttosto che ingurgitare l’ennesimo Gaviscon per la gastrite, o cospargevi la schiena di Voltaren pur di proseguire sulla stessa via E’ pensare che quando si delega il potere all’Universo si entra in contatto con qualcosa che è infinitamente più forte, grande e potente di quanto potrà mai essere la nostra mente.
Lasciate che le parole illuminate dei grandi di questa Terra, che poi passano ad illuminare come fiaccole la bacheca dei vostri profili social, scendano anche nella profondità del vostro vivere, negli anfratti più gelati del vostro Cuore.
Lasciate che quando Rumi vi sussurra che non siete una goccia nell’oceano in questa esistenza, ma siete l’intero oceano concentrato in una goccia la potenza dell’immagine vi scenda al centro del cuore e ci resti.
Credete davvero a quello che Rumi così poeticamente asserisce.
Rende migliore la vostra bacheca social per carità, ma potrebbe trasformare la vostra vita come un tornado. Perchè se crederete davvero a queste parole non avrete la paura di accogliere quel che la vita vi lascia incontrare ogni giorno.
Siate la potenza sfrenata dell’oceano.
E’ dentro di voi.
Ognuno di voi. Nessuno escluso.
Sempre vostra e sempre a servizio
(Immagine: Posterstore.com on Pinterest)
Francesca Spades
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