Mercurio in Sagittario. La mente in risalita dall’Ade.

Il Sagittario è l’archetipo della Luce in mezzo alla tenebre. Il suo momento astronomicamente è quello del mese di Dicembre che se ne sta fra le ombre plutoniche di Novembre e il rigore di Gennaio, mese caro a Saturno.

Simbolicamente il Sagittario è la rinascita della coscienza dopo la disgregazione della morte. E’ il ritrovarsi ancora in piedi dopo le tempeste della vita, quei momenti di travaglio e di perdita di senso e certezza che tutti siamo chiamati ad affrontare sul nostro cammino. E si sa, ogni volta che attraversiamo certe esperienze laceranti, quello che ne ricaviamo è sempre una saggezza maggiore, una capacità più profonda di entrare in empatia con gli altri, di comprendere anche situazioni che prima non sarebbe stato possibile afferrare interiormente. Quando accettiamo le trasformazioni allora c’è possibilità di espansione.

Mercurio fra una manciata di giorni ( il 10 Dicembre), lascerà il Regno dell’Ade per inondarsi della luce del Sagittario. E la mente finalmente inizierà a parlarci in modo diverso dopo un lungo periodo di tangenza con il regno ignoto dell’inconscio, durante il suo transito in Scorpione.

In molti nel periodo appena trascorso hanno registrato il ritorno di disturbi ansiosi, di fenomenologie legate al panico, a quella sensazione angosciosa di imminenza e perdita di coordinate che mette completamente a soqquadro la nostra vita. Perchè quando i contenuti della nostra zona ombra trovano la via di eruzione nel pensiero di ogni giorno parlano la lingua oscura della notte, del mondo sotterraneo di Ade che la mente non riesce a comprendere. Si tratta di paure indefinite e ingestibili, di sensazioni claustrofobiche che ci mettono in contatto diretto con quello che abbiamo respinto, reciso o rifiutato di noi stessi. Sono i cambiamenti che non desideriamo apportare alla nostra vita perchè spesso ammantati di insicurezze e fobie magari antiche. E’ l’irrazionale che sfocia nel razionale. La notte che allunga le sue lunghe dita nere sul giorno. Questo ci ha messi davanti alla necessità di dover tracciare un quadro del punto a cui siamo. Di quello che occorre conservare, di quello che bisognerebbe mollare, di quello che magari non serve più ma a cui siamo eccessivamente ancora attaccati.

La buona notizia è che lo sgomento di questi fenomeni sta svanendo e ci sono cose nuove che abbiamo compreso di noi stessi e ci sono costate lo spavento, la paura e il confronto improvviso con tematiche che pensavamo superate o non attinenti al nostro mondo, alla nostra vita. Dal buio sono emerse sorprese, visioni, questioni irrisolte. E adesso la Luce è pronta ad inondare tutto.

Mercurio risale dall’abisso del Regno dei Morti. E’ uno dei pochi nel mito che possa andare a venire dal mondo tenebroso di Ade, perchè veicola messaggi ed è l’ambasciatore che non porta pena, ma solo informazioni. E quali sono le missive che dalle ombre di quel territorio proibito alla maggior parte degli Dei e a qualsiasi mortale reca con se, alla luce del Sole?

Sono esattamente quelle che in questa fase della nostra evoluzione servono alla nostra coscienza per avvicinarsi alla soglia del nuovo anno, che sancirà una fase completamente nuova per molti di noi. L’apertura di un varco in cui si entra avendo avuto il coraggio di lavorare su quello che staziona nell’ombra, con quello che non abbiamo il coraggio di contattare perchè troppo doloroso o spaventoso.

Zeus è padre di Ermes/Mercurio. L’ha concepito con una ninfa meravigliosa di nome Maia. La più bella delle Pleiadi. E la passione di Zeus per la bellissima madre di Ermes lo spinge a dare rifugio ad essa e alle sue sei sorelle dal cacciatore Orione che si era invaghito di loro e le perseguitava. Trasforma Maia e le sue sorelle in una meravigliosa costellazione, onore massimo tributato dal padre degli Dei ai suoi protetti quando ne desidera ardentemente il bene. Ermes allora possiede una genealogia sfavillante, che trova nel Re supremo degli Dei suo padre e nella stella più luminosa di un’intera costellazione sua madre. Simbolicamente significa che la nostra mente possiede una vocazione innata a tornare alle sue origini di nobiltà senza uguali, vocazione che va solo ritrovata. Ermes torna al padre ogni volta a riferire delle sue notizie, e il desiderio di ritrovare quel padre Divino a cui relazionare è nella mente di ognuno di noi, poichè si tratta del vero compito che le appartiene. Che non è il distrarci come una radio rotta incastrandoci in un fiume incontrollato di pensieri, ma metterci in contatto razionale e pensante con i dati che arrivano dalla nostra parte più profonda. Il nostro Sè superiore. Che ha molto a che vedere con quella parte ignota e buia di noi stessi che chiamiamo inconscio.

La vera luce nelle nostre vite arriva quando quella parte nera viene accettata, accolta e attenzionata. Quando la mente non la ignora più, ma la serve accettandone l’incontro senza procrastinarlo in una infinita fuga.

Nell’Albero della Vita della Cabala Mercurio è infatti associato alla Sephira, o emanazione di Dio, Hod, ovvero la Visione dello Splendore di Dio. Mercurio vede. Il suo compito non è giudicare, è prendere contezza di quello che esiste, essere spettatore o testimone di quello che esiste e della sua gloria. Dell’esatta calibrata perfezione di quello che si manifesta nella nostra vita per permetterci di evolvere.

La luce vera arriva allora quando la mente ci serve a guardare quello che non va e a portarlo al Padre, il nostro Se Superiore o Anima, limitandosi ad essere un imparziale trasmettitore di informazioni, senza sconfinare nel giudizio o nel rifiuto razionale.

Mercurio in Sagittario ci permetterà di farlo.

Sarà il Cielo che prende dalle nostre mani tutte le acquisizioni e scoperte che abbiamo fatto su noi stessi recentemente e le renderà i perni dei nostri successivi slanci futuri.

Respirate. Lasciate che il Cielo si prenda quello che avete trovato in voi stessi. Come fa Ermes quando riferisce al padre Zeus le informazioni che ha acquisito in giro, anche negli Inferi e soprattutto li, purchè servano il Regno di gloria del Re degli Dei.

Non tentate di cambiare o di combattere quello che vi è arrivato negli ultimi tempi. Non cercate di catalogarlo o giudicarlo. Basta averlo visto. Il cosmo metterà soluzioni e risposte davanti a ciascuno di noi.

E la sua è vera saggezza.

La sua è la potenza del Padre.

Love

(immagine tratta da Flickr. Autore non riportato)

Francesca Spades

Se desideri un consulto astrologico completo dell’analisi personalizzata della congiunzione Saturno/Plutone 2020 puoi scrivere a questa mail: francescaspades@gmail.com

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