Lo spettacolo che la natura offre in questo momento dell’anno è magnetico e denso di simbolismi. L’oscurità trasformante del Regno dello Scorpione è iniziata in grande stile con la lunazione nuova di qualche giorno fa e la natura si adegua ripiegandosi, contraendosi. Gli alberi si coprono di ruggine e giallo. Hanno dentro la saggezza di un flusso che fa compiere loro gli stessi passi, nello stesso momento. Le foglie cadono con un tempo che conoscono soltanto loro. Silenzioso e preciso. Il tempo delle foglie. Le avete mai osservate cadere dai rami? Si staccano e planano in mille volteggi, in una danza elegante. Sono rapide o lente nella loro discesa? Rapido o lento sono due poli di un concetto chiamato Tempo. La dimensione che mescolata a profondità, lunghezza e larghezza determina il nostro piano d’esistenza. Il nostro mondo per come lo conosciamo. E il Tempo scandisce le nostre esistenze. Sembra qualcosa di incontrovertibile quando ci capita sotto mano una nostra foto di qualche anno fa. Sembra una realtà di fatto quando ci mostra i segni del suo passaggio sulla nostra pelle, eppure è la questione più soggettiva che esista. Facendo quello che amiamo il tempo fugge alla velocità della luce, durante le nostre traversie invece sembra dilatato al punto da fondersi con l’infinito, eppure magari si è trattato dello stesso lasso temporale. Nel mito il tempo è Saturno l’Antico. Saturno il detentore delle regole umane e cosmiche, Saturno che evirando suo padre Urano ne distrugge il potere fecondante e consente una nuova cosmogonia, la generazione di un tempo nuovo. A mio avviso tuttavia la percezione dello scorrere del tempo, l’esperienza sensibile che noi anime incarnate viviamo, è legato alla figura di Mercurio. Hermes è il giovane Dio dell’astuzia, della scaltrezza, della rapidità. Fin dalla sua tenera età ha dentro la necessità di muoversi, l’irrequietezza di vivere e imparare, di capire. A pochi giorni di vita scappa dalla caverna dove sua madre Maia, la più bella delle Pleiadi, ed ennesima protagonista di una storia extra coniugale del Re dell’Olimpo, l’ha messo al mondo per sottrarsi all’ira di Era. E ben presto il divino padre Zeus si rende conto che per evitare che commetta pasticci ( come sottrarre ad Apollo un’intera mandria di buoi con uno stratagemma geniale per un infante) ha necessità di tenerlo costantemente impegnato. Dal momento che è veloce come il vento, ne fa il messaggero ufficiale dell’Olimpo. Mercurio rappresenta così magistralmente l’irrequietezza della mente, di cui è infatti l’icona mitologica per eccellenza. Il peregrinare convulso dei nostri pensieri e la necessità conseguente di tenerci impegnati mentalmente appartengono al principio Mercuriale di diritto. Mercurio è il simbolo del nostro filtro razionale, del nostro entrare in contatto con la realtà attraverso lo schermo dei sensi e del significato che attribuiamo alle nostre rappresentazioni sensorie. E la mente filtra il tempo esattamente come tutto il resto, consegnandoci nelle mani la spiegazione analitica che ne genera. Quando formuliamo giudizi sul presto o sul tardi, sulla durata degli accadimenti, lo facciamo attraverso la mente. Il tempo è di Crono Saturno, ma la sua percezione è nelle mani di Mercurio.
E nel cielo Mercurio attualmente sta ingranando il suo periodo di moto retrogrado, restando inoltre infilato nelle profondità dello Scorpione. La velocità che si immerge nel buio ed è per giunta costretta ad invertire direzione non si trova propriamente a suo agio. La sensazione che potrebbe derivarci è che alcune circostanze nella nostra vita subiscano un arresto o finiscano in una sorta di palude dalla quale uscire potrebbe risultare complicato. Potremmo sperimentare la sensazione di avere le ganasce ai piedi. La percezione del tempo potrebbe dilatarsi e metterci nella posizione di provare frustrazione o ansia, conducendoci allo sconforto di non veder risolto quello che vorremmo. Eppure il Cielo ha la saggezza del grande coreografo planetario. Quel principio che silenzioso, senza comparire mai sulla scena direttamente, compie le magie che la natura ci svela continuamente, come la danza delle foglie in autunno, conosce la traiettoria delle nostre esistenze meglio della nostra facoltà raziocinante. In uno stupendo scritto di Salvatore Brizzi intitolato “Come la pioggia prima di cadere” è detto:” Dio non può sostenerti se tu non ti abbandoni. ” Ed è il senso più profondo di questa retrogradazione così irritante all’apparenza.
Che ne sarebbe dell’albero se dovesse trovare un’intelligenza autonoma per arrossare le sue fronde e poi spogliarsene? E se ogni albero dovesse farsi carico di questa faccenda per conto proprio, rispondendo alla propria autonoma rappresentazione del mondo e del tempo, avremmo mai l’armonia perfetta di un fenomeno collettivo così meraviglioso? Così corale, così perfetto come l’autunno e i suoi colori? E che cosa accadrebbe delle nostre esistenze se accettassimo che c’è un essenza più intelligente di quella che ci parla attraverso l’ininterotto filo delle nostre paure e proieizioni che si tramutano in pensieri? Diamo al Divino la possibilità di sostenerci?
Molliamo mai la presa?
Questo è il momento di farlo. Questo è il momento di scoprire che se ci sentiamo costretti, limitati e frustrati dai blocchi e dagli arresti, dalle deviazioni che i nostri progetti potrebbero manifestare, non è la fase di forzare le barricate. Non è il tempo per caricarsi e partire all’attacco. E’ il tempo di accettare che qualcosa di più intelligente sta operando al nostro posto, e sta mettendo il turbo, o attaccando un booster al nostro piano.
E’ il tempo saggio delle foglie.
Che cadono quando l’Universo schiocca il dito impercettibile, quando la loro azione sarà in sinergia perfetta con il resto del creato.
Non vi inquietate per ritardi e incovenienti. Osservateli e sorridetene. Qualcuno di più grande è a lavoro per voi.
Se non ci abbandoniamo Dio non ci può sostenere.
Scrivetelo sul frigo, sullo specchio, scrivetevelo addosso con una penna come si faceva a scuola prima delle interrogazioni.
Vi auguro il tempo saggio delle foglie.
Love
Shanti
Francesca Spades
Se desideri un consulto astrologico con me puoi scrivermi alla mail: francescaspades@gmail.com
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