Novilunio in Scorpione: chi non ha aspettative vive solo il presente

Lunedì la Luna toccherà il suo punto di vuoto nel segno dello Scorpione. Gran parte del Cielo la affiancherà (Sole, Mercurio e Venere in dettaglio), perchè questa è la parte dell’anno in cui si celebra il buio. Non siamo abituati. La società in cui viviamo teme il buio come accade ai bambini, ancora ignari del mondo. Eppure il buio concettualmente si pone al polo opposto della luce, per definire la luce i nostri occhi hanno bisogno del buio. La natura è spesso maestra nelle suggestioni del momento, rappresenta la tela magistralmente dipinta del nostro mondo interiore. Non importa quanto in alto si siano attestate le temperature in questi giorni sulla giostra dei termometri, il cambiamento è nell’aria, crepita come il vento fra le foglie scottate e gialle degli alberi. E se siamo riusciti ad indulgere in una coda d’estate lucente gli insetti conoscono già la verità. Si rifugiano nelle nostre case, come se fuori non fosse più il caso, come se sapessero che fuori il buio è li lì per manifestarsi.

E quando si manifesta nelle nostre vite sembra sempre avere i requisiti dell’eternità, anche qualora duri solo qualche minuto il buio. Viviamo il buio quando le cose non vanno come vorremmo, quando le persone ci voltano le spalle, quando le esperienze ci presentano un conto che non ci aspettavamo, quando la bilancia interiore conosce lo squilibrio della tristezza, della sconfitta e della delusione.

Entriamo più a fondo nella parola delusione. Viene dal verbo latino “deludo”che significa ingannare, prendersi beffe di qualcuno, schernire. Ovvero mettere su una commedia, una farsa, uno scherzo, ai danni di qualcuno, creare una realtà distorta e inesistente in cui trarlo in errore. Nella parola già aleggia l’idea di qualcosa che devia dal reale, che ne rappresenta una parodia o un rovesciamento. Se poi la lente della nostra analisi si cala ancora un pò più vicino la parola risulta composta di due parti. “De” e “ludo“. La prima indica una privazione, un’elisione, la seconda significa gioco, scherzo. Il termine allora sottende la perdita di qualcosa, la perdita di una visione in cui si è creduto in precedenza, di una dimensione fittizia e piacevole in cui si è vissuto. Dolce per quanto illusoria. C’è già contenuto il dolore di chi, entrando nell’inganno, prima o poi ne sarà privato e sperimenterà la perdita.

Fra le varie significanze dell’archetipo Scorpione la delusione è quello che a mio avviso richiama più da vicino la sua specifica energia.

Nello Scorpione la coscienza esperisce la fragilità delle illusioni. E’ il momento sulla ruota dello zodiaco in cui il corpo e la materia devono rivelarsi per quello che davvero sono. I nostri involucri più esterni e deteriorabili, le prime cose che la grande metamorfosi dello Spirito ci chiede di mollare nel grande movimento di catarsi che ci porterà all’identificazione. Lo Scorpione è il momento della trasmutazione, dell’opera al nero, della macerazione di quel che siamo stati, degli attaccamenti che ci hanno caratterizzati fino a quell’esatto punto della nostra storia. Quello che certi mistici del 500′ come Giovanni della Croce o Teresa D’Avila definirono la Notte Oscura dell’Anima. C’è un momento nella storia di ognuno che non si può evitare, che è assolutamente necessario al nostro progresso spirituale, ed è il momento in cui si manifestano i nostri fantasmi, il momento in cui guardare dentro le convinzioni che abbiamo nutrito e capire che non sono mai state quello che credevamo, il momento di guardare dentro un sogno finalmente realizzato e capire che la sete non si è placata di un grammo, che la pienezza, la pace, il fermo della totalità è ancora oltre, oltre le aspettative,oltre le nostre più sfrenate passioni, desideri e volizioni. E’ il momento in cui comprendiamo che quello che ci è necessario non sta dentro quello che abbiamo desiderato, magari a lungo. La storia di chi ha conquistato qualunque frontiera di onore e ricchezza sotto questo Cielo ci conferma spesso il dato per cui nulla è davvero l’elisir di cui l’Anima va in cerca. Ci sono miliardari, attori da Oscar, artisti di calibro mondiale, sportivi da sogno che agli occhi di tutti potrebbero apparire dei benedetti sulla scala dell’auto realizzazione, i quali a dispetto dei tesori di cui dispongono vivono gli abissi della depressione o le fughe dolorose messe pietosamente a disposizione delle nostre pene più inconfessabili da narcotici e alcol. Perchè?

Perchè la Grande Notte dell’Anima, il buio, arriva per mostrarci il vuoto di ogni singolo attaccamento o proiezione. Perchè sistematicamente abbiamo bisogno di capire che non è la persona che amiamo, il denaro che possediamo, il lavoro che svolgiamo, la celebrità che siamo in grado di ottenere, il potere, la bellezza, la giovinezza o la stima di chi conosciamo a renderci simili a Dio, a renderci una costola di Dio. L’Uno usa i nostri sogni e proiezioni, le nostre proiezioni, come giocattoli per i suoi bambini. Per attirarci a lui e poi mostrarci che nessuno di loro era necessario a ritrovarlo. Quello che da sempre esiste e per sempre esisterà non ha bisogno di essere ritrovato perchè non può essere perduto, può solo essere visto di nuovo, quando gli occhi saranno pronti per la visione.

E la visione giusta si prepara uscendo dalle illusioni. Uscendo dal gioco delle beffe che ci siamo autocostruiti ogni volta che ci siamo raccontati di essere fragili, piccoli, bisognosi di affetto, insulsi, sciocchi, superbi, presuntuosi o altro. Ogni volta che ci siamo raccontati che gli altri sono responsabili di qualcosa, ogni volta che ci siamo trovati a dire che la colpa è di qualcuno che ci ha voltato le spalle.

Chi ci volta le spalle se ne va e ci lascia la libertà di non aver legami.

Di non aver aspettative e pesi.

Chi non ha aspettative vive solo il presente. Indovinate dov’è Dio?

Dove non riusciamo a stare che pochi istanti con tanto sforzo: Qui e Ora.

C’è un modo poco traumatico di scoprire quello che Eckhart Tolle ha chiamato il Potere di Adesso? L’unico piano d’esistenza esente da illusioni e giochi dell’Ego? Probabilmente no. Se lo Scorpione ci parla di un momento di black out, di incantesimi che si spezzano per mostrarci le cose come veramente sono e consentirci di operare i dovuti cambiamenti, se la grazia dell’energia Divina ha previsto tutto questo, di sicuro è la via giusta.

Il dolore delle delusioni, la perdita dei nostri giochi, è l’inizio della nostra metamorfosi. Oggi fa male. Domani ci consegnerà una luce che non avremmo mai neppure immaginato.

State con le delusioni. Non sotterratele. Non copritele. Non nascondetele. Raccontatevele piano e da soli. Magari camminando in un bosco, in campagna o lungo una spiaggia.

Abbiate la fermezza di confessarvele e di guardarci dentro. In ognuna di esse troverete una forza potentissima. La consapevolezza che siete sempre voi e avete solo imparato qualcosa che prima ignoravate.

Vi Auguro la potenza degli svelamenti e l’accoglienza delle vostre delusioni, come fossero gradini di una magnifica scala verso il Cielo.

Love y all

(imm. Pinterest)

Francesca Spades

Se desideri un consulto astrologico con me puoi scrivere a : francescaspades@gmail.com

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