Plutone diretto e Mercurio in Scorpione. Le ombre vengono avanti.

Nell’ombra si decidono spesso le partite più importanti per l’essere umano.

Una graziosa canzone di qualche anno fa, appartenente alla band rock newyorkese chiamata The Strokes, con un testo particolarmente ispirato, assicurava che “dieci decisioni danno forma alla nostra vita. E noi siamo coscienti al massimo di cinque”. (” I’ll Try Anything once”- Heart in a cage- Strokes 2006)

Oserei aggiungere anche di un numero inferiore spesso e volentieri.

Di ogni fenomeno infatti esiste la parte visibile e quella che non lo è, perchè la nostra è una visuale che oscilla sempre fra due polarità e la visione d’insieme appartiene a chi ha già compiuto il passo di non stare nè da una parte nè dall’altra nelle diverse circostanze, ma in una posizione più alta in cui le cose appaiono per quello che sono proprio perchè interamente visibili. Ogni volta che viviamo un conflitto con qualcuno c’è la parte che riusciamo a vedere, quella che ci riguarda, in cui ci identifichiamo e la parte dell’altro, che normalmente non ci interessa, ma che completerebbe il quadro se fossimo in grado di spogliarci completamente della nostra identità. Se l’empatia che provassimo fosse veramente scevra della necessità di dare sollievo alle nostre ferite interiori e fosse esclusivamente diretta alla comprensione dell’altro. Quello che si estende al di la della nostra visuale e rientra nel perimetro dell’ombra concettualmente è il Regno di Ade. Nel mito quello che riceveva l’abbraccio del sole corrispondeva al mondo dei vivi, ove vigevano le leggi Olimpiche e quelle umane che ne erano la diretta derivazione, ma laddove il sole non si spingeva la facevano da padrone le regole del Dio dell’oltre tomba e i suoi codici di crudeltà e inesorabilità. Il linguaggio di Ade/Plutone è in assoluto per noi umani il più difficile da comprendere. E’ qualcosa che cerchiamo di respingere con tutte le nostre forze. Ade è l’irrazionale, il terrore, la paura che abbiamo sepolto in un angolo di noi stessi per non essere affrontata, Ade è quel cambiamento che arriverà di certo ma con il quale non sappiamo come rapportarci, nè come accogliere. Ade è tutto quello che ignoriamo di noi stessi perchè scomodo o sovversivo degli equilibri che abbiamo conquistato. Ade è il nome del nostro inconscio, di quella parte sotterranea enorme che vive sotto le nostre sicurezze e certezze razionali, sotto il nostro pensare di essere qualcuno o qualcosa che non siamo realmente. Ade parla nei sogni prevalentemente, ha il colore bruno dei nostri incubi, parla negli attacchi di panico, nel terrore sordo che sanno istillarci e spesso ci spinge precipitosamente alla fuga e alla rimozione del sintomo invece che al suo ascolto profondo in terapia. Ade è la pulsione che non possiamo confessare a noi stessi, che ci mette a disagio, che ci fa sentire diversi e incompresi. Ade è il territorio reietto delle nostre esistenze. Spesso tracciamo una linea ben marcata fra noi e Ade, vorremmo mettere fili spinati o mura elettrificate, cancelli, grate che ce ne separino come meglio si può, ma la verità è che Ade non ha bisogno di bussare o di far girare una maniglia per entrare nelle nostre esistenze e fare le sue rivendicazioni.

Nel mito Apollo, Dio del Sole, figlio di Zeus e di una dea dai poteri simili a quelli di Efesto, chiamata Latona, protettrice dei fabbri, in se carica del potere forgiante del fuoco, è ancora un ragazzino quando si mette sulle tracce del mostruoso drago/serpente Pitone. Qualcuno gli ha detto che ha perseguitato sua madre mentre era in attesa di lui e della sorella gemella Artemide, probabilmente su incarico della solita Era furiosa per il tradimento del regale marito. Lo trova presso il monte Parnasso e lo ferisce con le frecce speciali che gli sono state regalate da Efesto. Ferito il mostro si ritira presso il tempio della Terra Madre a Delfi. Apollo non si cura molto della sacralità del luogo e lo uccide compiendo un atto empio e scatenando le ire della padrona di casa, la Madre Terra appunto. Verrà mandato da Zeus a purificarsi a Tempe e successivamente sarà obbligato a presiedere ai giochi organizzati in onore di Pitone. Ma la verità è che questa vicenda servirà al giovane Apollo per comprendere una lezione fondamentale: la sacralità non è figlia della luce e nemmeno della ragione. Tornato dal suo cammino di purificazione Apollo infatti si metterà sulle tracce del satiro Pan, una creatura della notte, un personaggio irrazionale e dalla dubbia reputazione, per imparare l’arte della Divinazione grazie alla quale potersi impossessare del tempio di Delfi.

La simbologia è chiarissima. Apollo è l’immagine del nostro io cosciente e razionale, completamente stagliato al sole delle nostre convinzioni che cerca di ricacciare le ombre da dove sono venute. Il tempio di Delfi sorgeva fisicamente sopra un crepaccio, una fenditura della terra che lo ricollegava al potere ancestrale di Gaia. E giù, oltre la superficie di Gaia, cosa c’era? Il buio. Il regno delle ombre. Il regno insondabile di Ade e quel mostro metà drago metà serpente, che si offre ai comandi vendicativi di Era non è che parte di quel Regno oscuro, una sua creatura.

Plutone da venerdì è tornato a muoversi in moto diretto. Mercurio da poco è entrato nel segno di Plutone, incontrando lo Scorpione. Ed è un movimento preciso del Cielo. Mercurio è il fratellino giovane del Dio Apollo, è un Dio che ci parla esattamente come il precedente della nostra parte raziocinante e cosciente, del mentale che ne è la funzione più potente. Quando si infila nelle profondità della nostra parte inconscia e inconsapevole lo fa perchè ci sono cose nuove da dover coscientizzare. E Plutone diretto ne sarà il motore vivo.

In questa fase potranno uscire dalla nostra linea d’ombra nuove acquisizioni. Potremmo scontrarci con parti di noi che ignoravamo, o che per molto tempo abbiamo semplicemente evitato di guardare.

Quali sono i draghi che abbiamo costretto a inabissarsi a colpi di frecce infuocate nella nostra interiorità? Magari perchè troppo brutti, amorali, spaventosi o imbarazzanti da guardare?

Quali sono i cambiamenti che abbiamo cercato di procrastinare, o a cui abbiamo deliberatamente scelto di non fare posto nelle nostre vite?

Quali sono le decisioni ombra che hanno scolpito la nostra vita ed esistenza senza che la nostra attenzione le percepisse nemmeno?

Stiamo iniziando una fase in cui nell’ombra sarà difficile tenere alcune cose che necessariamente ci verranno svelate. Probabilmente con il linguaggio scosceso e spaventoso di Ade. Non ne abbiate paura.

Vigilate sui vostri sogni notturni. Accoglieteli. Fatene tesoro.

Vigilate sulle paure, i fantasmi e le fobie perchè ricacciarli semplicemente da dove sono venuti senza ascoltarli non sarebbe meno empio del gesto di uccidere un supplice in un tempio. E ricordatevi che per conquistare la reggenza del Tempio Apollo dovette venire a patti con il regno dell’irrazionale, accoglierlo e da esso imparare.

Nell’ombra si decidono le partite più importanti per l’essere umano finchè non decidiamo di accoglierla come parte di noi e diventare i titolari effettivi del Tempio che chiamiamo IO.

Love

Shanti

(imm. Pinterest)

Francesca Spades

Ps. Attraverso il nuovo servizio di Interpretazione astrologica dei sogni che ho ideato la lettura del sogno viene combinata con l’analisi degli archetipi astrologici che emergono e transiti del momento per una comprensione profonda della fase che stiamo vivendo. Per chi volesse prenotare un appuntamento o chiedere informazioni è possibile scrivermi qui : francescaspades@gmail.com

altre info: https://astrologiakarmicaperanimeconfuse.com/2019/10/03/astro-interpretazione-dei-sogni-una-mappa-per-linconscio/

Un pensiero riguardo “Plutone diretto e Mercurio in Scorpione. Le ombre vengono avanti.

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