Luna Nuova in Leone. Il potere è servizio d’Amore.

Che il transito di Urano nell’archetipo del Toro fosse una di quelle mosse dell’Universo per obbligarci a lavorare su noi stessi era chiaro quanto è chiara la distanza che esiste fra Cielo e Terra nel nostro immaginario illusorio. Transiti di tale portata non sono soltanto complessi e forieri di cambiamento in se stessi, ma proiettano simbologie e significati su tutti gli altri attori dello scenario celeste.

Prendete la Luna Nuova che si formerà domani in Leone.

E’ l’ennesima sottolineatura astrologica di un monito che ciascuno di noi può cogliere e declinare sulla propria esistenza al livello di cui è capace/desidera, ma la sostanza è il moto dell’Anima che va alla ricerca di una centralità che può ottenere solamente a patto che si abbandonino certi limiti interiori. Se il Leone è il luogo zodicale del superamento della dualità attraverso la coscientizzazione del proprio potere interiore, è immediato comprendere che il riscatto ideale del Leone è mollare la corona di Re a cui il mondo deve rispetto ed obbedienza per abbracciare il ruolo di leader che è in buona sostanza a servizio degli altri. La versione riscattata dell’archetipo Leone è colui che si pone alla guida di chi ha intrapreso il medesimo cammino luminoso di coscienza. Ma a quale scopo? Non più per se stesso e per il ritorno di riconoscimento, gratitudine o stima che si può ricavare dall’aiuto dell’altro, ma piuttosto a causa di uno slancio interiore e spontaneo verso cause che non appartengono più all’IO, ma a DIO, poichè cause collettive, cause del mondo, cause del creato che è l’immagine riflessa del Divino. E le cause collettive si sa, appartengono al polo opposto , sono dell’Acquario e della sua innata propensione per la condivisione. E questo è un momento storico in cui il signore dell’Acquario Urano sta compiendo un sacrificio non da poco immerso nella materia del Toro che è la terra, lui maestro del Cielo e delle sue elevatissime altitudini. Il che significa che laddove nelle nostre esistenze si stiano compiendo dei movimenti di scoperta del proprio Sè superiore, di riconnessione alla propria Anima, che oggi andrebbero sotto il termine di risveglio, c’è da osservare di che natura e tipo siano tali moti. Oggi il risveglio è più che mai necessario al pianeta. Oggi svegliarsi è importante per poter essere di suffragio e d’amore a un pianeta straziato dal nostro sonno. Urano punta il dito verso la Terra. Ci chiede di essere tempestivi, immediati, risoluti nel cambiare atteggiamento, usi, coscienza e rispetto. Ma come è possibile sentire nel profondo questioni che ci avvolgono come imballaggi esterni ma non ricadano a strettissimo giro nel nostro piccolo orticello? Svegliandoci. Ho udito persone durante la lunga coda di inverno quest’anno che ha mangiato la Primavera in un sol boccone asserire che non c’è riscaldamento globale, perchè guarda qui abbiamo ancora il cappotto addosso in Maggio! Mi è capitato di ascoltare chiacchere sul fatto che quando arrivano trombe d’aria e uragani in Luglio sul piccolo specchio del Mediterraneo è perchè suvvia sono cose cicliche ci son sempre state…

Come c’è sempre stato il sonno della coscienza umana, caduta dalle braccia dell’Uno dopo tutto. Vivere in profondità il cielo di questi giorni significa accorgersi del proprio potere, adesso che la Luna scompare nella sua fase di off, sarà ancora più forte lo slancio Yang fattivo, e quando si comprende il proprio potere è perchè si è visto lo specchio fino infondo. Si è davvero compreso che il mondo è maya perchè dipende totalmente da chi siamo, dalle scelte che facciamo, dalle priorità che sappiamo darci, dalle ferite che ci portiamo sulle spalle. E allora l’assunzione di responsabilità non può escludere niente, assolutamente niente del nostro piano di esistenza. Se il pianeta Terra sta cambiando faccia, se soffre, se a breve non sarà più in grado di sostenerci, non può essere affare di qualcun altro. Ma il problema passa esattamente per ognuno di noi. Esattamente per ogni lampadina che abbandoniamo accesa quando non ce ne sarebbe bisogno, per i piatti che chiamiamo di carta ( ma sono plastica eccome) che usiamo ogni tanto per fare prima, per non lavare, per la cicca di sigaretta che molliamo in giro perchè dannazione non c’è mai un portacenere a disposizione, per l’auto che prendiamo anche per fare centro metri e andare a comprare il pane, per i condizionatori a palla nelle nostre case dal momento che abbiamo perduto qualsiasi capacità di sopportazione di un disagio esterno. Bisogna aver capito di essere importante, in quanto portatore di un effettivo potere per rendersi conto che questo è affare personale di chiunque. E il fare di chiunque è la differenza che salverà le cose.

Risvegliarsi non significa andare in giro con un sorriso ebete in faccia, vestiti di bianco e professare amore ai fiorellini. Potrebbe anche accadere per carità, ma comprende anche e soprattutto il lavoro sporco. L’accoglienza dell’ombra. La sua completa integrazione. I risvegliati non rifiutano di avere condotte dannose per se o per gli altri. Ci fanno i conti e le modificano perchè consci del potere che hanno. Il potere di Adesso. Il potere di modificare la proiezione esterna delle loro esistenze.

A che ottava vogliamo vivere? Questo ci chiedono gli astri oggi. Scopri il tuo potere per farne servizio. Per farne amore.

Il mito ci narra di un ragazzo meraviglioso di nome Ganimede, di una bellezza talmente abbagliante che Zeus in persona andò a pagare suo padre con due cavalli e un tralcio di vite pur di averlo sull’Olimpo. E si trasforma in una grande Aquila per rapirlo ai campi in cui il ragazzo passava le sue giornate. Zeus se ne innamora follemente e lo inserisce nel novero dei suoi amanti, lo investe del titolo di coppiere degli Dei e il ragazzo serve Ambrosia ai divini durante i loro banchetti. Era stupendo prima, immaginate quanto potesse ammaliare una volta diventato un immortale ad opera del Re degli Dei. E i Divini sono tutti perfettamente felici che una tale giovane new entry serva loro il nettare di cui sono ghiotti. Tutti tranne Era naturalmente, sempre furiosa per la bulimia sentimentale e sessuale del marito. Ma Zeus la conosce bene. Prima che possa ordire qualche brutto tiro a Ganimede lo trasforma per amore. Lo fa diventare una costellazione. Quella dell’Acquario.

Ganimede subisce dunque due up grade. Da umile mortale ad asceso, divino fra i divini, addetto alla somministrazione del fluido stesso dell’immortalità. Badate bene che è un onore si, ma anche un servizio che il giovane rende. Il secondo passaggio è quello di congiunzione alla volta celeste, superando anche lo stato di divinità olimpica. A pochi è concesso questo onore.

L’Aquila archetipicamente è legata allo Scorpione che simboleggia la trasformazione. Ed è chiaro che solo accettando la trasformazione e il servizio che ne deriva possiamo elevarci. Se Ganimede avesse lottato con l’Aquila respingendola a bastonate a cosa sarebbe servita la propria bellezza? Un giorno sarebbe appassita e morta assieme alle sue ossa mortali.

Il potere di cui ci parla il Leone è potere di servire.

Il servizio oggi e per i prossimi sette anni almeno è da rendere al Pianeta che ci ospita, alle sue forme di vita, alla sua bellezza materna che è ci è stata scuola per millenni.

Svegliamoci!

Siete importanti. Tutti. Siamo tutti Re e Regine nella misura in cui comprendiamo che fuori è dentro e il fuori è un nostro affare come tutto il resto.

Siate Ganimede che accetta il suo destino e si tramuta in stelle servendo i divini.

Love

Francesca Spades

Shanti

(imm. Pinterest Philippe de Lorraine-Armagnac, dit le Chevalier de Lorraine )

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