24 Giugno 2019
Le intuizioni sono quel patrimonio di consapevolezze che abbiamo dentro e che non sono frutto della logica o del movimento causa/effetto a cui è abituata la nostra mente. Le intuizioni a ben vedere non hanno a che fare con la mente, ma con una zona di noi che si colloca fuori di essa e con cui non sappiamo entrare in contatto in maniera volontaria. La Luna oggi transita in Pesci e disegna un abbraccio potente con Nettuno, sempre in Pesci, nel suo Regno. E’ una saldatura che ci consegna un potere particolare. Stimola la nostra capacità intuitiva. In questo caso anche la capacità di vedere, di cogliere il significato più profondo di quello che viviamo grazie a sprazzi di comprensione che si potranno manifestare più agevolmente. Nel mito la figura di Poseidone/ Nettuno è fra le più enigmatiche. E’ un fratello di Zeus, uno di quelli divorati dal padre Crono teoricamente, ma secondo altre voci del mito sarebbe stato salvato dalla madre Rea addirittura prima del glorioso fratello che diventerà il Re dell’Olimpo. Secondo Pausania Rea lo averebbe nascosto in un branco di puledri per impedire al marito di divorarlo. E allora dove se ne stava Poseidone mentre la prole successiva della reale coppia veniva ingoiata in attesa di Zeus? Via. Fuori, In un’altra dimensione forse. Già qui è possibile capire l’energia di questa divinità. Poseidone non ha l’ambizione ammantata di gloria del fratello Zeus, non gli compete di iniziare una guerra di successione e potere con il padre, perchè sa di non appartenere al mondo dell’Olimpo, alla schiera dei Reali che domineranno sulla terra ferma. In Poseidone, già nella sua genesi, compare la fuga. La madre Rea lo sa. Non lo coinvolge in una congiura ai danni del marito, come ogni madre nel profondo conosce quale sia la vera identità spirituale del figlio. Rea dunque lo lega a un cavallo e lo aiuta a fuggire. Perchè Poisedone dovrà inabissarsi fra i flutti del mare e diventare Il Re di un mondo con altre regole fisiche, con altre modalità espressive ed esistenziali, un mondo che lambisce quello di Zeus e ne è complemento, ma è fuori dal suo. Le regole del mondo di Poseidone non sono quelle dell’Olimpo. E il mare che è simbolo archetipico delle nostre emozioni, del nostro sentire, allegoricamente ci ricorda che tali emozioni non obbediscono alle regole del mondo logico/analitico con cui pensa la nostra mente. E infatti lo scontro più cruento che la biografia di Poseidone ricordi è quello con Atena. Una nipote partorita dal fratello Zeus in solitudine, venuta fuori dalla sua testa, già adulta, già saggia, già pensante. Una Dea di strategia e conoscenza. Simbolo di un mentale raffinato ed evoluto, ma pur sempre figlio della ragione. Nel mondo fluido di Poseidone non esistono strategie e pensieri lineari. Esistono le visioni. Esistono quelle immagini rarefatte e alterate dalla lente del sentire che tuttavia ci permettono delle acquisizioni rapide e dettagliate che usando il mentale non avremmo in decenni.
Oggi la Luna lascia che sui bisogni della nostra Anima possa esprimersi una visione più che un sofismo della mente, per quanto limato e raffinato. Abbiamo bisogno di connetterci a quell’istintività intuitiva che è parte delle regole del mondo marino di Poseidone. Non possiamo fare altro che permettere a questi frammenti di verità di raggiungerci senza giudizio, senza la necessità di capire, analizzare e mettere a sistema.
Apriamo le porte alle sensazioni, alle prime impressioni, ai sogni notturni che ci vengono a fare visita, a quello che di una persona nuova comprendiamo semplicemente guardandola negli occhi.
Il tridente di Poseidone ha sconfitto Crono allo stesso modo della folgore di Zeus.
Anche le sue armi possono consegnarci grandi pezzi di consapevolezza.
Accettiamoli.
Diamo loro per un attimo la stessa dignità dei pensieri.
Love
Shanti