Il Novilunio di Agosto ha il passo della realtà che bussa alla porta.
Dei conti che dovrebbero tornare e non lo fanno.
Delle frottole che non reggono più la pressione della concretezza.
Dopo l’accecante splendore del Leone, che impedisce tuttavia allo sguardo di cogliere i dettagli, sarà il momento collettivo per gli occhi di abituarsi al mondo della forma e di fare i conti con quel che davvero è sul piatto, al netto di procrastinazioni e illusioni più o meno coscienti.
Dispensate dall’alto e nutrite dall’interno.
La Luna comincerà infatti nuovamente il suo percorso celeste nell’archetipo della Vergine, territorio astrologico della ricezione per eccellenza. Della concretezza della Terra, ormai combusta dalla potenza del Sole al suo zenith (simbolo dello Spirito Divino maschile fecondante) che deve ritrarsi nelle ombre autunnali. Dominato da Mercurio/Hermes, ovvero la potenza del mentale e del discernimento, Virgo individua il segno polare rispetto all’imaginifico e seminale Spirito (Pesci) e ne rappresenta il suo raccoglitore e concretizzatore sul piano fisico.
E’ il segno infatti legato alla Madre Cosmica.
Nelle pagine astrologiche di Alice Bailey viene definito come vero “agente ricettivo del Padre”.
Lo Spirito che si fa denso.
Che acquisisce forma e solidità, divenendo manifestazione visibile. La Vergine è infatti in relazione alle figure archetipali del Femminile Sacro di ogni epoca e cultura. E’ il segno astrologico di Eva, Iside e Maria. Dell’energia yin che serve, cura, ripristina,conserva, tutela, guarisce. E’ la Madre/Materia che permette la discesa dell’Eone Kristòs delle pagine Gnostiche attraverso le sue carni incontaminate. Kristòs, alias il Cristo, l’unto dall’Uno, emanazione diretta del Divino sul piano incarnato.
Va da sé che la Luna Nuova porrà l’accento in questa fase sulla necessità di passare dalle astrazioni alla forma per tutti noi, attraverso facoltà puramente razionali. Occhi per vedere. Intelletto per comprendere. E questo si verificherà su molti livelli.
Ci saranno giorni di realizzazione lucidissima per molti.
In cui sarà possibile uscire da convinzioni nutrite come bolle di sapone, di cui non eravamo punto coscienti o solo parzialmente e tutto quel che sarà possibile fare sarà accettare, raccogliere. Ridimensionare noi stessi. Metterci a servizio di una nuova consapevolezza, forse scomoda, perché filtrata da una riduzione interiore inevitabile. L’Archetipo della Vergine infatti segnala al contempo anche la prima vera battuta d’arresto della Coscienza in viaggio sulla Ruota della Zodiaco, la quale nell’intervallo compreso fra il primo e il secondo fuoco zodiacale (Ariete e Leone) ha solamente conosciuto espansione e propulsione, prima attraverso la terra del Toro e in seguito nell’aria dei Gemelli.
La Vergine rappresenta allora simbolicamente la Porta degli Inferi, il limitare ultimo del mondo conosciuto, oltre il quale si estende l’ignoto, il buio, la notte. E’ l’archetipo dei primi soffi di vento fresco che spezzano la calura e lasciano rabbrividire la pelle, delle sere che scendono sempre più leste divorando inesorabili i tramonti estivi. Di Ade che si affaccia da lontano e che presto o tardi trascinerà la figlia innocente di Demetra, Kore e fanciulla, con le sue bianche mani piene di fiori, nel regno della distruzione, facendone più tardi una regina implacabile di morte.
E siamo tutti simbolicamente giunti a queste porte trasmutative.
Al limitare di un’innocenza che deve essere necessariamente perduta.
Il mondo intero, con il suo materialismo e l’assenza impenitente di qualunque forma di spiritualità, è affacciato oggi al precipizio nero della disgregazione finale.
E se finora certe consapevolezze erano rimaste appannaggio di qualche Valoroso più sveglio, le realizzazioni gelide da questo Novilunio dilagheranno.
Colpiranno senza freno chiunque.
La quadratura che verrà intrecciata con Marte in Gemelli infatti sarà rivelatrice della resistenza collettiva alla coltre di menzogne mediatiche che ancora ricoprono certe questioni generali. Non ci viene detto il vero Valorosi. Ancora si continua a mentire. Non ci viene consegnata la realtà per quella che è, non ci vengono offerti i veri termini reali di quel che si prepara, di quel che i corpi ospiteranno in termini di sofferenza, malattia e morte (inutile rifiutarlo), né di quel che interesserà la capacità di acquistare e vendere, di poter tirare avanti e che vedremo svelarsi soprattutto con il transito di Saturno in Pesci nel Marzo del 2023.
Tuttavia questo è un Cielo che svelerà impietosamente i dettagli, che ci spingerà idealmente a fare diretta esperienza del monito latino “contra facta non valent argumenta”, perché la concretezza dei fatti, delle diagnosi, dei conti da pagare, della vita che diverrà materialmente insostenibile a strettissimo giro, sarà infinitamente più potente della bolla mediatica e di tutte le sciocchezze che ci vengono ancora rifilate per nascondere Povertà e Guerra, i due Cavalieri dell’Apocalisse che dovremo invece affrontare nei prossimi due anni.
Non ci sarà più dito dietro cui nascondersi.
Stiamo infatti per confrontarci a livello collettivo con la fase più aspra della grande battaglia spirituale che le forze Arimaniche, di resistenza e opposizione al piano Divino, stanno attualmente disputando contro la Corrente di Michele, ovvero l’esercito di Anime consapevoli che l’energia Micaelica ha scelto e addestrato sui piani dello Spirito per secoli in vista del cruciale momento presente. Il nuovo anno sarà dunque il teatro più verace di questo scontro epocale secondo i moniti del grande Rudolf Steiner, rivelati in miriadi delle sue prolifiche e benedette conferenze tenute dal 1917 al 1919 ( per chi fosse interessato ad approfondimenti in merito rimando alla diretta on line di Giovedì 1 Settembre ore 20.30 che mi vedrà protagonista per l’Associazione il Punto di Svolta con la preziosa Marisa De Marco Punto di Svolta ETS | Facebook in cui verranno trattate le tematiche in questione).
Questo è il momento della verità compresa Valorosi.
Del realismo senza fronzoli.
Non abbiate paura. Le porte dell’Ade spaventano, ma non si può fare altro che varcarle. Non si può fare altro che precipitare. Che si cada allora! Perchè finchè se ne resta fuori non c’è crescita nè evoluzione. Che tutto collassi. Si rompa. Frani. Quando molto sarà compromesso a livello materiale troveranno via di risveglio anche i dormienti.
E tanti intorno a voi in questi giorni e nelle prossime settimane comprenderanno d’improvviso che il tappeto non basta più a coprire la polvere. Resistete alla tentazione bruciante del “Te l’avevo detto io!” Che sia il vostro atto di presenza.
Essere parte della Corrente di Michele significa avere il Cuore libero da pesi e da necessità variegate di riconoscimento e conferma.
Chi è parte della sua vibrazione non desidera ergersi al di sopra dell’altro, ma solo afferrarne le mani e aumentare la potenza del gruppo.
Amate, accogliete, curate, servite.
Come Virgo comanda, come Eva Iside e Maria prima di voi.
Iside, nell’ambito del grande racconto mitico dell’Enneade Egizia, non perse tempo ad odiare Seth per aver fatto a pezzi il marito Osiride. Destinò piuttosto se stessa al servizio, lo rimise insieme, ne cercò le membra per tutto l’Egitto, compì riti magici. Lo ricompose riportandolo a vita. E Maria allo stesso modo raccolse il corpo del Maestro Gesù dalla croce perché fosse degnamente sepolto. Aiutata dalle donne, lo preparò amorevole per l’incontro magico con la Resurrezione dello Spirito. Non inveì certamente contro le centurie Romane, Ponzio Pilato o la folla immemore ed ingrata, portatrice di quell’infame Crucifige! che aveva preteso la morte del figlio.
Cosi non smarrite voi stessi nell’odio Valorosi.
Non ne abbiamo davvero il tempo.
Fate piuttosto spazio a quanti comprenderanno solo adesso, e solo ora vorranno anch’essi poter rispondere alla domanda Micaelica di questi tempi eccezionali: “Quis ut Deus?”
Chi (è) come Dio?
Non importa che si risponda solo al limitare delle porte Infernali. Cinque secondi prima dello schianto. Va bene lo stesso.
L’importante è che si allarghi quanto più possibile la schiera dei Valorosi contro le armate di Arimane.
Abbiamo bisogno di tutti.
Arruolate non escludete.
Con Amore e Servizio
Francesca Spades
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