Luna Piena in sagittario e l’amore rifiutato

Fra una manciata di giorni (nella serata del 5 Giugno) la Luna sarà piena nell’archetipo del Sagittario e si staglierà in opposizione a Venere, impegnato in un faticoso moto retrogrado nei Gemelli. Il tutto sarà accompagnato da un’eclissi lunare fatta di penombra. Succede quando i corpi fisici della triade Terra, Luna, Sole si trovano allineati e il nostro bel pianeta proietta sulla Luna la sua zona di penombra. Come dire quando la Terra riesce a ricoprire con un velo sottile il proprio satellite senza oscurarla completamente.

L’affresco Celeste che ne fuoriesce sembra parlare di vecchie storie interiori che hanno a che fare con la parte di noi che maggiormente avrebbe bisogno di evolvere, si può trattare del ritorno di vecchie situazioni affettive o relazionali, antiche tematiche che hanno a che fare con l’amore che abbiamo per noi stessi, con la nostra autostima, o con l’amore che proviamo per l’altro. Potrebbero essere vecchie vicende quasi dimenticate che tuttavia sono portatrici di un peso specifico fondamentale per il nostro progresso interiore. Il rischio di questo momento tuttavia è rifiutare la sfida integrativa che ci metteranno davanti per il timore di dover affrontare il nostro senso di inadeguatezza o la paura che sono ancora in grado di proiettare sulla nostra esistenza.

Secondo l’Astrologia esoterica la Terra in effetti, al pari degli altri protagonisti del sistema solare, veste la sua specifica simbologia nel Cielo e rappresenta quelle zone di noi stessi che hanno bisogno d’essere sottoposte all’alchimia della crescita. Dopotutto è il pianeta che ci ospita tutti e che accoglie le nostre vite, tante esperienze che si dipanano nei secoli per consentire alle nostre coscienze di espandersi.

Douglas Baker nei suoi scritti sostiene che la Terra rappresenta nelle nostre carte natali quegli aspetti di noi stessi in cui registriamo ancora inadeguatezza o rifiuto, tracciando così un’indicazione preziosa per la mappa della nostra integrazione. E quando si parla di integrazione non si fa altro che parlare di interezza, di illuminare quelle parti in cui ancora inconsapevolezza o dolore escludono la visione. Secondo Baker ancora, il reggitore esoterico dell’archetipo del Sagittario è proprio la Terra. Nel Sagittario la coscienza vive l’espansione del Sè, nozioni e contenuti vengono trascesi e diventa possibile la riconnessione alla sua vera natura che è Spirito. Nessun altro archetipo rappresenta il principio di evoluzione/espansione quanto la stazione del Sagittario governato exotericamente da Giove, padre dell’abbondanza. Risulta intuitivo comprendere allora la sua reggenza occulta affidata al pianeta scuola per eccellenza nel sistema solare, quello in cui si studia e si evolve di più grazie ad una grossa densità: ovvero la nostra Terra. Dunque le esperienze che scegliamo di vivere qui sono volte a riconnetterci alla nostra parte Divina, che è la nostra reale dimensione, quella intera. Laddove esiste un rifiuto, il nostro cammino non può arrestarsi. E la penombra di questi rifiuti, nel Cielo della Luna Piena, di questo mese sarà abbastanza enfatizzata, al punto da poter soffocare la nostra capacità di accogliere, sentire e quindi risolvere questioni aperte da tempo sulla nostra capacità di amare. Noi stessi, il nostro cammino, il nostro passato, quello che ci siamo lasciati alle spalle e quello che verrà perchè tutto accade nello stesso momento e la linearità del tempo è una specifica illusione didattica di questo pianeta.

Quali ostacoli opponiamo ancora all’Amore? Quanti NO abbiamo dentro ancora e a cosa li presentiamo? Quanto ancora ci dibattiamo nell’incapacità di crederci potenti o divini? Cosa ci impedisce di credere che siamo Amore e meritiamo tutti Amore?

Cassandra nel mito era una di quelle figlie per cui i genitori Priamo ed Ecuba, reali di Troia, nutrirono un’ansietà particolare. Fin da piccina infatti era stata protagonista di episodi che ne avevano annunciato una natura diversa e dei doni portentosi. Fu dimenticata a una manciata di anni dai genitori nel Tempio di Apollo a seguito di un lauto banchetto e fu ritrovata addormentata sul pavimento. Un grande serpente sacro le leccava le orecchie indicando alla reale coppia di genitori che la piccola principessa era diversa dagli altri bambini. Le sue orecchie, organo di medianità e sensienza, erano infatti state purificate dai serpenti sacri al Dio Apollo. In qualche modo il Dio l’aveva rivendicata come sua. Dunque padre e madre ne avevano seguito la crescita nel timore di quello che le sarebbe toccato in sorte. E il destino di Cassandra si compì quando anni più tardi, ormai splendida ragazza, venne avvicinata niente meno che dal Dio Apollo in persona mentre era intenta a suonare fra le pareti del suo Tempio. Apollo, irretito dalla sua bellezza, le offrì un baratto. Il dono della profezia in cambio della passione. Apollo avvertiva lo struggente desiderio di farla sua, di portare a compimento quella rivendicazione fatta anni prima, come ogni amante vuole fondersi nell’oggetto del proprio amore. E Apollo non è uno qualsiasi. E’ lo splendido delfino di Zeus, Dio solare, dalla bellezza ammaliante, dalla potenza inaudita, signore duale, perchè maestro anche del mondo sotterraneo della predizione e della medianità. Un amante che sarebbe stato folle respingere per qualsiasi umana, figlia di mortali. Cassandra invece in tutta risposta lo ingannò, fu accecata dalla propria grossolana ambizione e niente più. Cassandra è fuori dalle dinamiche irrazionali e istintive della passione che brucia Apollo. Resta nella mente tutto il tempo. Valuta pondera. E infatti il mito narra che accettò di farsi soffiare sulle labbra dal Dio per accogliere il potere di quel dono così allettante, la capacità di vedere il futuro, quello che è negato a ogni uomo, ma quando si trattò di offrire se stessa e il suo corpo alle arti amatorie del Dio, scappò rifiutandosi. Apollo incredulo quanto beffato andò su tutte le furie e la sua fu una punizione vibrante quanto l’umiliazione di ogni amante respinto, rifiutato per giunta da una piccola mortale. Al soffio che così sensualmente aveva adagiato sulle labbra della ragazza, preludio di un amplesso di fuoco, fece invece seguire uno sputo di disgusto, condannandola contestualmente a non essere mai creduta da anima viva sulla Terra. Le sue visioni sarebbero state tutte ignorate fino alla fine dei tempi e sarebbe stata considerata folle da chiunque.

La follia è il risultato macroscopico dell’amore negato del Dio.

La parabola mitologica è sempre perfetta nelle corrispondenze. Cassandra rifiuta l’Amore di un Dio e rappresenta magistralmente la resistenza folle che la nostra parte mortale oppone alla nostra sacralità. Rappresenta la miopia della nostra personalità quando infila scuse per non accogliere le espansioni, la crescita che la vita ci mette davanti, l’interezza che ci propone, perchè ha paura della Luce, perchè l’Ego ha paura di dover morire nell’oro infinito del Sè superiore. Dell’Anima che prende la linea e ci rende interi, guariti, veri. Cassandra avrebbe potuto partecipare della natura superiore del suo amante Divino ma ciecamente non comprende che quel dono che tanto anela non può essere separato da lui, fa parte di Apollo e della sua natura Divina. Non appartiene al mondo perituro in cui essa vive.

Nell’Albero della Morte della Cabala( Rovesciamento dell’Albero della Vita) il Sagittario è legato al sentiero di scelleratezza Nakhashiron, ovvero la Temperanza Rovesciata, segnala l’incapacità dell’Ego di Elevarsi allo Spirito dalla materia. Laddove la Temperanza è la virtù interiore che dona equilibrio e misura, la capacità di auto osservarsi e modificarsi in vista della propria analisi, il rovesciamento indica la tendenza della personalità incarnata a restare incollato ai propri squilibri, ai propri rifiuti, alle proprie ombre, mancando la spinta evolutiva. L’immagine legata a Nakhashiron è infatti il Serpente dalla testa di Cane. Un serpente incapace di trasformarsi ed elevarsi cambiando pelle, un serpente che per la propria ambigua natura semi canina resta incollato alla materia e alla densità. Il cane simboleggia in tale veste l’accanimento. La fedeltà ostinata che può tramutarsi in ostinazione.

A cosa restiamo follemente fedeli?

Tanto da diventare ostinati e pazzi?

Cosa rifiutiamo pur di restare dove siamo? Perchè quello che ci sembra di sapere di noi stessi fin qui rappresenta una sicurezza imprescindibile? Cosa non vogliamo vedere nelle vecchie dinamiche del passato che potranno riaffacciarsi in questi giorni? Quali sono le espansioni che non vogliamo ammettere perchè come Cassandra desideriamo avere solo il controllo di noi stessi illudendoci che sia tutto quello che esiste? Dove pretendiamo di avere senza dare? Dove rifiutiamo di amarci per non dover mettere in discussione la vita di ogni giorno?

C’è un Apollo che desidera renderci sacri come lui in ognuno di noi e c’è una Cassandra che rifiuta sistematicamente per restare quel che è scadendo nella follia.

Vi auguro che la Luna Piena verso cui ci incamminiamo in questi giorni sia foriera di rivelazioni. Che possiate vedere tutti quali baci dell’Anima ci rifiutiamo di ricevere per non crescere. Per non aprirci. Per paura di vivere dolori che abbiamo sperimentato in passato. Per restare folli e non tornare interi.

Guarire significa tornare interi.

L’Amore è intero.

Siate interi

Siate Amore

Siamo Amore.

Sempre vostra e sempre a servizio

Francesca Spades

APERTE LE ISCRIZIONI alla mia nuova video lezione sul significato esoterico dell’Era dell’Acquario prevista per il 10 Giugno prossimo per info scrivi a : francescaspades@gmail.com mettendo in oggetto ” info lezione era dell’Acquario”

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