Il Karma è una forza totalmente neutra, è solo il rapporto causa effetto che si manifesta attraverso le esistenze che la nostra Anima attraversa nella via di ritorno a Dio. L’idea di peccato che ci rende ingiusti, sbagliati o condannabili non appartiene alla nozione di Karma. L’idea di un Dio punitivo e quindi umano è quello che più ci spinge a diffidare della sua esistenza e a sprofondare nel nostro senso di identificazione con l’ego, ovvero con quella personalità che sentiamo di essere e con cui ci identifichiamo ogni giorno. Il Grande psichiatra e terapeuta Roberto Assagioli (un italiano fin troppo sconosciuto nel suo stesso Paese per le proporzioni enormi del lavoro di conoscenza dell’Anima effettuato) nei suoi scritti spiega che Il nostro Se superiore o Anima incarna in personalità via via meno imperfette per espletare la volontà divina. Il che significa che siamo tutti qui per manifestare un aspetto più o meno alto, più o meno redento, della bellezza e magnificenza di Dio. Non esiste punizione, esistono i tentativi e la palestra che l’anima di ognuno compie per avvicinarsi sempre più all’Uno. L’idea del fallimento e della condanna, che in occidente hanno gravato su secoli e secoli di storia, ancora respirano in noi, diventano i giudizi interiori che ciascuno si da nel profondo. Quelli che ci auto infliggiamo con meccanicità, parlando duramente a noi stessi senza neanche esserne coscienti.
Intercettare la voce severa che giudica ogni nostro passo fra i nostri pensieri, significa anche poterla ascoltare e comprendere. Poter capire perchè ci parla in un certo modo e quali paure sottende da dover rimuovere.
Il karma non ci giudica, nemmeno la nostra Anima, tanto meno Dio.
La nostra personalità invece spesso e volentieri.
La libertà sta nel comprendere che non siamo la nostra personalità e la voce che ci giudica non ci appartiene.
(imm. avatarfineart)
Il Karma non ci giudica
